“…Essa riflette il mio lavoro specialistico di annotatore di opere d’arte e non tanto di quelle più comunemente reperibili… quanto di altre meno facilmente attingibili, perché giuntemi spesso in esame da fonti private in cerca di un’opinione responsabile.” (R. Longhi)

La fototeca di Roberto Longhi rappresenta un vero e proprio archivio fotografico, costituitosi negli anni dell’attività dello studioso, riflettendone interessi, ricerche e frequentazioni.
Il fondo comprende circa 70.000 unità ed è organizzato secondo criteri di ordinamento scelti da Roberto Longhi.
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Il fondo consta di una raccolta di stampe fotografiche, lastre su vetro, fotocolor e microfiches. Ne emerge il ruolo di Roberto Longhi di colto e autorevole connoisseur, interpellato per riconoscimenti attributivi di opere d’arte in collezioni private o in transito sul mercato antiquario.
Alla morte dello studioso (1970) la fototeca è entrata a far parte del patrimonio della nascente Fondazione a lui intitolata ed è conservata, insieme all’Archivio, alla Biblioteca e alle collezioni d’arte, nella residenza fiorentina di Roberto Longhi e Anna Banti.
Per conoscere gli artisti e le serie che compongono la Fototeca scarica i seguenti documenti pdf
Elenco degli artisti
Elenco delle serie
Nel 2022 è stato avviato il progetto di conservazione, digitalizzazione e catalogazione dedicato alla raccolta di stampe fotografiche, per creare un catalogo digitale disponibile per la consultazione da parte di studiosi e appassionati.
Attualmente è disponibile online la serie Caravaggio, che conta oltre 1.000 oggetti fotografici. Il catalogo è incrementato periodicamente.
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Il progetto di valorizzazione della fototeca di Roberto Longhi prevede diverse fasi di lavoro, impostate seguendo standard internazionali, e coinvolge un gruppo di figure professionali afferenti a diversi settori disciplinari (archivistico, biblioteconomico, conservativo, informatico, digitale e catalografico).
Le stampe fotografiche sono classificate per scuole, aree geografiche e periodi storici e suddivise in fascicoli per artista. Ogni oggetto reca un numero di inventario progressivo e il timbro dell’istituzione, posti a seguito di una serie di campagne di inventariazione svoltesi nei decenni successivi alla morte di Roberto Longhi.
L’attuale campagna di lavori ha previsto un iniziale intervento di verifica dell’ordinamento archivistico, di mappatura e di messa in sicurezza degli oggetti fotografici. Nel compiere tali operazioni è stata mantenuta la classificazione storicizzata con la quale il fondo è stato conservato nel tempo.
Parallelamente ogni oggetto fotografico è stato dotato di un codice numerico univoco (barcode), applicato sul verso, funzionale alla catalogazione.
Nel 2024 si è conclusa la digitalizzazione delle stampe fotografiche, che ha consentito l’acquisizione di immagini e il salvataggio in formato jpg e tiff, sia del recto che del verso di ogni singolo oggetto.
L’acquisizione delle immagini è stata curata da Centrica S.r.l. (Firenze).
La scelta di acquisire anche il verso delle fotografie è stata determinata dalla frequente presenza di annotazioni e opinioni attributive vergate da Roberto Longhi stesso. Altrettanti anche i riferimenti alla corrispondenza e ai documenti inerenti l’attività dello studioso, tuttora custoditi nel suo Archivio.
La possibilità di confrontare e correlare questi materiali consente di ristabilire una sinergia tra i diversi fondi conservati presso la Fondazione.
Completata la fase di digitalizzazione è stata iniziata la catalogazione del fondo.
Il tracciato catalografico impiegato è strutturato in base alla mappatura della fototeca (serie, scatole e fascicoli) ed è ispirato alle normative dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).
Il modello prevede la compilazione e la associazione tra due tipologie di schede catalografiche: la scheda relativa all’opera fotografata; la scheda dell’oggetto fotografico.
Il software utilizzato per la catalogazione e l’interfaccia per la consultazione online sono stati sviluppati dall’azienda IDS&Unitelm.
Il progetto di digitalizzazione è stato reso possibile dal generoso contributo della Kress Foundation. Il lavoro di catalogazione è generosamente supportato dalla Fondazione CR Firenze.
Lavorano al progetto Matilde Casati e Teresa Recami, con la supervisione di Ilaria Della Monica e Claudio Paolini.
Hanno contribuito ai lavori anche Francesco Cardia, Ileana Longobardi, Michele Lotti, Carla Orofino, Enrica Quaranta.
Ringraziamo inoltre per il contributo a vario titolo prestato Paolo Benassai, Emanuele Castoldi, Julie Guilmette, Francesca Mambelli, Elisa Martini, Dianne Modestini, Piero Offidani, Marta Villadei.
Modalità di consultazione della fototeca in sede
La fototeca è custodita presso la sede della Fondazione Roberto Longhi a Firenze ed è consultabile su appuntamento.
Per fissare un appuntamento inviare un’email a fototeca@fondazionelonghi.it, allegando l’apposito modulo compilato.
Consulta il regolamento della fototeca
Modulo per la consultazione della fototeca
Richiesta di riproduzioni
Il materiale fotografico consultato presso la Fondazione non può essere riprodotto autonomamente con mezzi propri. Riproduzioni e uso del materiale fotografico possono essere concessi esclusivamente dalla Fondazione Roberto Longhi.
La richiesta di riproduzioni va effettuata compilando l’apposito modulo e inviandolo a fototeca@fondazionelonghi.it
modulo di richiesta per la riproduzione di immagini per motivi di studio
modulo di richiesta per la riproduzione di immagini ai fini della pubblicazione